Lyudmila Pavlichenko è stata una celebre cecchino sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale. Nata l'8 luglio 1916 a Belaya Tserkov, nell'Impero Russo (ora in Ucraina), Pavlichenko è stata una delle donne cecchine più prolifiche della storia, accreditata con 309 uccisioni documentate durante il conflitto.
Dopo aver iniziato la sua formazione militare nel 1937, Pavlichenko fu assegnata come tiratore scelto al 25º Battaglione Fucilieri della Città di Mosca. Durante la battaglia di Odessa, Pavlichenko dimostrò la sua abilità nella cecchinaggio, uccidendo più di 187 soldati tedeschi in appena 2 mesi.
Successivamente, Pavlichenko fu trasferita a Sebastopoli dove continuò ad affermarsi come uno dei migliori cecchini sul fronte orientale. Nel giugno 1942, fu ferita durante un combattimento e successivamente ritirata dal fronte per servire come istruttrice di tiro.
Dopo la guerra, Pavlichenko si laureò in storia presso l'Università di Kiev e divenne una nota figura pubblica nell'Unione Sovietica. Nel 1957, pubblicò la sua autobiografia intitolata "Lady Death: The Memoirs of Lyudmila Pavlichenko, the World's Greatest Woman Sniper" (Signora Morte: Le memorie di Lyudmila Pavlichenko, la migliore cecchino del mondo).
Lyudmila Pavlichenko è stata una delle prime donne a ricevere la Medaglia d'Oro dell'Ordine di Lenin, il più alto riconoscimento civile e militare in Unione Sovietica. È morta il 10 ottobre 1974 a Mosca, all'età di 58 anni. La sua eredità come una delle più grandi cecchine di tutti i tempi è ancora celebrata oggi.
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